Argentina cibo e cultura
Cosa si mangia in Argentina?
L’Argentina per un italiano è un Paese speciale, unico al mondo dovuto alla massiccia immigrazione italiana degli ultimi due secoli. Oggi i loro discendenti rappresentano più di un terzo dell’intera popolazione e di conseguenza la cucina si caratterizza per una fortissima influenza italiana: taglierini, pizza, farinata, lasagne, gnocchi, milanesa/napoletana, cornetti!! Ma attenzione, non vi aspettate gli spaghetti al dente con un sugo ristretto o una pizza come la conosciamo noi. Meno che meno un buon caffè!!l Infatti i piatti sono stati rivisitati in chiave “cocoliche”: una mescolanza di regionalismi e ingredienti locali.
Fuori da queste aspettative Buenos Aires offre una cucina gourmet di altissimo livello internazionale. Il piatto onnipresente è la carne di manzo alla brace di qualità eccellente.
La cucina tipica argentina è costituita da: guisos (lesso/ spezzatino con verdure), asado (carne alla brace), empanadas (panzarotti di carne o verdura), pasteles (torte di verdura e uova). Come dolci: Dulce de leche (tipica crema spalmabile a base di latte e zucchero), alfajor (biscotti rotondi con dentro dulce de leche), flan latte alla portoghese, budín de pan (pane bagnato nel latte uova e uvette).
Nella zona del nordovest, detta anche mesopotamia, si mangia il Dorado e il Surubi, pesci di fiume tipici della zona. La zona del Nord Ovest, Salta e Jujuy, eccelle per la cucina regionale, tipica della zona andina, a base di mais e squisiti piatti tipici. Mentre in Penisola di Valdés abbondano frutti di mare e pesce fresco. In Patagonia è famoso l’agnello o cordero alla brace.
La bevanda nazionale è il mate: si tratta di un infuso preparato con le foglie di erba mate, pianta originaria del Sud America. Il mate viene preparato seguendo una ritualità precisa e si beve in un apposito recipiente (MATE) attraverso la bombilla, una speciale cannuccia di metallo. Al mattino gli argentini fanno colazione con il mate, negli alberghi normalmente si trova una colazione continentale: meglio comunque non riporre speranze nel caffè o nei cornetti (“medialunas”)!
Quanto costa un viaggio in Argentina?
Il costo di un viaggio in Argentina dipende quasi al 30% dal costo dei voli. Anche se il costo della vita per i residenti è minore che in Italia, le infrastrutture turistiche, hotel ristoranti, escursioni hanno prezzi internazionali. In particolare, la Patagonia dovuto proprio al turismo internazionale è molto cara.
Bibliografia
Fonti
Le informazioni riportate nel materiale fornito sono prese dai seguenti siti internet:
http://www.viaggiaresicuri.it/?argentina
http://www.argentina.gob.ar/informacion/45-viajar-a-la-argentina.php
http://it.wikipedia.org/wiki/Spina_elettrica
Libri
- Ande Patagoniche, di Alberto M. De Agostini (Società Cartografica Giovanni De Agostini, Milano 1949) Viaggi di esplorazione alla Cordigliera Patagonica Australe. Opera che illustra la conformazione e la grandezza dell’ambiente naturale patagonico e ne descrive efficacemente la vita degli abitanti.
- In America, di Edmondo De Amicis (Enrico Voghera Editore, Roma 1897) vivida descrizione del viaggio attraverso la pampa e degli incontri con le comunità d’immigrati italiani.
- Le Vene Aperte dell’America Latina, Di Eduardo Galeano
- Ancora un tango, di Fulvia Bardelli (Sperling Paperback, Milano 2003) Un romanzo ambientato ai tempi di Evita Peron che narra la storia di Letizia, perfetta danzatrice di tango, alla ricerca dell’amore vero.
- Argentina, di Elisabetta Galli (White Star, Vercelli 2002; collana ‘I luoghi e la storia’) Una monografia dedicata al paese, corredata da splendide immagini.
- Artisti, pazzi e criminali, di Osvaldo Soriano (Einaudi, Torino 2002) Racconta l’Argentina prima del colpo di stato del 1976: fatti di cronaca quotidiana, pugili, calciatori, personaggi del cinema e della letteratura diventano il pretesto per una pantomima dove i personaggi entrano a far parte della vita normale.
- Finale di romanzo in Patagonia, di Mempo Giardinelli (Tea, Milano 2003) Diario di un viaggio in macchina attraverso l’Argentina, fino a raggiungere la Patagonia, luogo dell’anima.
- Finzioni, di Jorge Luis Borges (Einaudi, Torino 1995) L’opera in cui si dispiega più compiutamente la singolarissima arte del massimo scrittore argentino, che consiste nell’inventare una trama su rari e complessi riferimenti libreschi ed eruditi, e secondo una mitologia letteraria dove primeggiano i simboli del labirinto, della biblioteca, degli scacchi, degli specchi e un senso imprecisato del tempo e dello spazio.
- In Patagonia, di Bruce Chatwin (Adelphi, Milano 2002) Racconta il viaggio dell’autore a sud del Río Negro sulle tracce di un mostro preistorico e di un parente navigatore: il paesaggio umano e naturale descritto è fra i più suggestivi del Sud America.
- L’Aleph, di Jorge Luis Borges (Adelphi, Milano 1998) Un grande capolavoro dello scrittore argentino.
- L’ora senz’ombra, di Osvaldo Soriano (Einaudi, Torino 2001) Narra la storia di uno scrittore in viaggio attraverso l’Argentina alla ricerca del padre.
- Leggende della Patagonia, di Julia saltzman (Mondadori, Milano 2003) Si tratta dell’antologia di una studiosa del folclore sudamericano, che ci guida attraverso credenze e miti che svelano tutta la magia e il fascino di questa terra ai coinfini del mondo
- Niente asilo politico, di Enrico Calamai (Editori Riuniti, Milano 2003) Il diario di un console italiano nell’Argentina dei bui anni ’70. Con uno stile pacato l’autore ci rimanda all’atmosfera della dittatura, muovendo accuse anche al governo italiano, colpevole di non essersi fermamente opposto al regime del terrore.
- Ritorno in Patagonia, di Bruce Chatwin e Paul Theroux (Adelphi, Milano 1999) Un racconto a due voci sulla passione che entrambi gli autori nutrono per questa terra affascinante.
- Tango, a cura di P. Collo e E. Franco (Einaudi, Torino 2002) Una raccolta di poesie, tra le più classiche e famose della tradizione del tango, con testo originale a fronte.
- Un’ombra ben presto sarai, di Osvaldo Soriano (Einaudi, Torino 1998) In questo romanzo il protagonista è perso in un’Argentina dove i nomi sono gli stessi, ma tutti i luoghi e i punti di riferimento familiari hanno perso significato.
