Il blog di VeM
Marocco | Viaggio di istruzione in Marocco, un liceo di Roma e l’esperienza del turismo responsabile
14 Agosto 2018
Tempo fa, nel lontano 2014, nasceva la nostra prima gita di turismo responsabile in Marocco. Una classe IV di un Liceo scientifico romano sceglieva di incontrare gli studenti di un altro Paese, andandoli a trovare proprio nella loro scuola: il Liceo di Tamesloht, vicino Marrakech, e il Liceo di Essaouira.
La nostra Consuelo, accompagnatore dall’Italia, ricorda così quei giorni:
“Ho avuto il piacere di vivere l’esperienza straordinaria dell’incontro tra ragazzi diversi per contesto e usanze, ma fondamentalmente uguali per linguaggi, curiosità e attività scolastiche. Tra i tanti bei ricordi mi ritorna subito in mente il canto a squarciagola dell’inno italiano e di quello marocchino, cantato da ognuno con la gioia e l’orgoglio di condividerlo con l’altro… davvero emozionante!! Oppure quando a Essaouira gli studenti hanno giocato una partita di calcio e i ragazzi italiani si erano comprati per l’occasione la maglietta del Marocco. La partita finì 1-1 e alla fine non riuscivamo più ad andare via per la curiosità, la gioia e l’emozione della conoscenza. Il gioco e lo sport abbattono sempre ogni barriera comunicativa. Semplicemente fantastico!”
Il viaggio di istruzione era stato ricco di appuntamenti, alcuni più turistici e altri di conoscenza delle famiglie marocchine, con cui la classe aveva condiviso la quotidianità per alcuni giorni.
“Le visite ai monumenti ed ai palazzi di Marrakech e ai bastioni portoghesi di Essaouira sono stati interessanti per la classe dal punto di vista architettonico, artistico e storico. Ma quello che ha reso il viaggio un’indimenticabile esperienza di vita, è stata la relazione che si è creata spontanea con le persone del posto, grazie anche all’organizzazione delle associazioni locali. Un’accoglienza disarmante che i ragazzi non si aspettavano. Penso che ogni studente dovrebbe avere l’opportunità di vivere un’esperienza simile”.
Anche il nostro mediatore Ismail ricorda molto bene quei giorni e l’amicizia con i giovani studenti:
“In una sola settimana siamo riusciti a scambiarci idee su tanti argomenti: cultura, storia, religione. Tutti gli studenti e le prof erano contenti e felici e anch’io ero felice… a un certo punto un ragazzo della scuola mi disse: “Ismail, mi è piaciuto molto il Marocco e in particolare le persone, siete molto generosi e accoglienti’”. Io personalmente ho instaurato una bella amicizia con tutta la classe e tutti mi hanno detto che sperano di ritornare ancora. Come recita il famoso proverbio arabo “chi vive vede molto, chi viaggia vede di più”.