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Montenegro Mare, montagne e laghi racchiusi in un piccolo fazzoletto di terra

Il giovane Stato del Montenegro, indipendente dal 2006, racchiude in piccolo tutte le ricchezze della Jugoslavia di cui fece parte per quasi un secolo: dal Mar Adriatico sino al selvaggio massiccio del Durmitor, passando per il lago Scutari e città storiche come Cattaro o Cetinje. Perla del Montenegro è rappresentata dalle Bocche di Cattaro, famose in tutto il mondo per la loro bellezza.

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Montenegro » Turismo responsabile

Nel corso degli ultimi due anni i nostri referenti hanno coltivato relazioni con diverse realtà montenegrine, in particolare:

A Cattaro e Perasto siamo accompagnati da una ONG locale impegnata nella valorizzazione nonché salvaguardia dei paesaggi culturali e naturalistici di questa zona, i quali nonostante una protezione normativa piuttosto forte (le Bocche di Cattaro sono Patrimonio Unesco dal 1978) sono stati attaccati negli ultimi vent’anni da progetti di speculazione edilizia che ne hanno messo a rischio il delicato equilibrio tra uomo e natura che li caratterizza in quanto commons.
Nella capitale Podgorica collaboriamo con la Facoltà di Storia Contemporanea, in particolare con un ricercatore locale che si occupa da anni di rapporti tra Italia e Montenegro nonché di un tema ancora troppo poco conosciuto nel nostro paese: la straordinaria epopea dei soldati italiani unitisi dopo l’8 settembre 1943 ai partigiani titini.
Sul lago Scutari collaboriamo con la rete locale di Slow Food che valorizza la tradizione vitivinicola di questo territorio, i cui vignaioli hanno recentemente partecipati alla prima edizione di Slow Wine

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Cetinje

Perasto

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Le tradizioni pastorali delle montagne montenegrine: il Montenegro è stato sino all’inizio del Novecento soprattutto una terra di pastori-guerrieri, continuamente in difesa della propria indipendenza dagli attacchi esterni, in particolare quelli ottomani provenienti da Sud. Le società pastorali si sono così mantenute intatte sino quasi ai giorni nostri: viaggiando sui monti attorno a Žabljak si possono ancora visitare i katuni, le case in pietra utilizzate dai pastori durante i mesi d’alpeggio; ascoltare la straordinaria tradizione polifonica delle montagne sopra a Kolašin, dove a esclusione del flauto non vi erano strumenti musicali sino all’inizio del ventesimo secolo.

Le bocche di Cattaro, gloria della Serenissima: sebbene quasi tutto il territorio delle Bocche sia intimamente legato alla Repubblica di Venezia, è a Perasto che questo legame si sente maggiormente: Perasto fu infatti parte di Venezia ininterrottamente dal 1420 al 1797. In questo periodo, la città conobbe un incredibile sviluppo economico, politico e militare arrivando ad avere ben quattro cantieri navali e diciotto chiese, di cui sedici cattoliche e due ortodosse.

A Cetinje, antica capitale del Montenegro, sulle orme di Njegoš: il personaggio piu’ emblematico di tutta la storia montenegrina è certamente Pietro II Petrović Njegoš (1813-1851), poeta e vladika, ossia vescovo-principe della nazione, consacrato nel 1833 dallo zar russo Nicola I e ricordato nella storia montenegrina come il più valoroso eroe della patria, nonché come padre della letteratura montenegrina e autore del massimo capolavoro letterario nazionale, il Gorski vijenac (1847). Tracce della sua vita si possono ritrovare a Cetinje e nel vicino Njeguši, il suo villaggio natale

Il lago Scutari e i suoi monasteri ortodossi: il lago Scutari, condiviso tra Montenegro e Albania, è il lago piu’ grande di tutta la penisola balcanica. Accanto alla starodinaria biodiversità presente nella zona, l’altra grande ricchezza del lago (almeno per il suo versante Montenegrino) è rappresentata dai tanti piccoli monasteri disseminati lungo le sue coste o nelle isolette all’interno del lago. In alcuni vivono ancora monaci che proprio in questi monasteri preservarono l’Ortodossia durante le scorribande ottomane dei secoli passati