Viaggio a piedi in Slovenia, capodanno a Lubiana e l’incanto del lago di Bled d’inverno
- A partire da €570
- 4 giorni
Prossime partenze
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29/12/24 01/01/25
Partenze confermate
La Slovenia è un paese “green” che piace agli amanti della natura e della vita all’aria aperta, ma anche a tutti coloro che ricercano mete sostenibili in Europa. Turismo slow, ecoturismo, cammini: dalle splendide coste sul Mar Adriatico ai laghi, ai fiumi e alle incantevoli montagne, sono numerosi i luoghi da esplorare nel rispetto dell’ambiente. Ma non solo: le Alpi, le vallate e i pittoreschi villaggi si possono scoprire con l’attenzione di un viaggio responsabile alla scoperta di cultura locale ed enogastronomia.
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Slovenia: qual è il periodo migliore per viaggiare?
Nel corso degli ultimi vent’anni, la Slovenia si è sempre più caratterizzata come destinazione di un turismo attento alla salvaguardia della biodiversità naturale di questo paese. Per questa ragione diversi sono i cammini proposti, dal Carso sino alla zona del lago di Bohinj.
Diverse anche le buone pratiche che incontriamo durante alcuni viaggi: partendo dalla costa istriana, è previsto un incontro con il Convivium Slow Food “Primorska” dei raccoglitori di erbe aromatiche del mediterraneo, animato da un gruppo di giovani che ha creato un orto dove è possibile trovare tutte le erbe di questo angolo di Mediterraneo, dalle più comuni quali salvia e rosmarino, alle più inaspettate, come il ligustro e la santoreggia.
Scendendo verso Pirano entriamo in contatto con un progetto di pesca sostenibile. Visitiamo un impianto di itticoltura dove il pesce viene allevato con metodi naturali in un ambiente incontaminato. Durante la nostra visita scopriremo la secolare storia della famiglia che lo gestisce, visiteremo le vasche e l’allevamento di cozze, ci verranno spiegati i metodi di nutrimento dei pesci effettuati ancora a mano.
Venendo ai progetti di tipo sociale, nella capitale Lubiana conosciamo alcune associazioni che gravitano attorno a Metelkova, l’ex carcere cittadino oggi simbolo della Lubiana “resistente”, luogo di impegno politico-sociale e cultura alternativa.
La tappa a Capodistria prevede – sia per i viaggi destinati alle scuole che per quelli esperienziali – il coinvolgimento di un’esperta di storia orale, che si è occupata a lungo delle politiche fasciste nel litorale istriano e dell’esodo della popolazione italiana nel secondo dopoguerra. L’incontro, volto ad indagare il passato cittadino e le sue “identità fluide”, è affiancato dalla presenza di qualche testimone dell’epoca.