Il blog di VeM

Piemonte | Tutti pazzi per il Piazzo ritorno a Biella
17 Maggio 2017
Diario minimo fotografico di una giornata a Biella, esplorando lo storico borgo del Piazzo, con un piccolo ma selezionato, e affiatato, gruppo di viaggiatori seriali
Sono passati solo sei mesi dalla prima (per me e per molti di noi, se non tutti) incursione in quel di Biella ed eccoci di nuovo qua, in una giornata baciata dal sole (del resto, si sa che Biella è un po’ ‘O paese d’o sole…), per approfondire la conoscenza di Biella alta, ovvero del Borgo del Piazzo. A farci da guida, ancora una volta, non può essere che un biellese doc come Enrico De Luca di ViaggieMiraggi. Del resto, siamo tutti affezionati viaggiatori di ViaggieMiraggi e di Radio Popolare. Ma c’è anche Elisa, la compagna di Enrico, che non è biellese di nascita ma lo è ormai di adozione, e non è certo da meno in quanto a entusiasmo per questo territorio.
Questa, ormai lo sappiamo, non è solo una città industriale, anche se la sua acqua leggera, povera di sali minerali, ha da sempre favorito il prosperare della lavorazione dei tessuti, permettendo di lavarli senza appesantirli.
Oggi è il volto storico di Biella quello che ci interessa.
Il nostro giro inizia dall’antico quartiere del Vernato, con le sue caratteristiche case a graticcio e i balconi aggettanti sulle strette stradine acciottolate.
E’ al 1160 che si fa risalire l’intensificarsi degli insediamenti su questa collina: in quell’anno infatti i Vescovi di Vercelli, per indurre gli abitanti del Piano a trasferirsi al Piazzo, offrono loro gli importanti privilegi della macellazione, dei mercati e della giurisdizione. Nel 1245 la città sancisce il proprio regime comunale con la pubblicazione degli Statuti; nel 1379 si sottrae ai Vescovi e manda una delegazione presso Amedeo VI di Savoia per chiederne la protezione. Al Piazzo si svolge il commercio, hanno sede le istituzioni, hanno le loro residenze le famiglie nobili.
Tra cui spiccano i Ferrero – La Marmora, che sono famosi per il grande contributo dato al Risorgimento, ma sono presenti qui almeno dal XIV secolo e anche prima del XIX secolo hanno espresso personaggi illustri. E noi abbiamo appuntamento per la visita di un gioiello poco conosciuto come Palazzo La Marmora.
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