Il blog di VeM

Peaks of the Balkans
27 Giugno 2019
Un articolo a cura di Gabriela Vallemani

Abbiamo rivolto alcune domande a Fabrizio, il nostro referente per i viaggi a piedi, su Peaks of the Balkans: un cammino di sette giorni tra Albania, Kosovo e Montenegro, in una delle aree più remote del nostro continente.
Quali sono le caratteristiche degli ambienti naturali che si attraversano?
Gli ambienti naturali che si attraversano sono molto variegati. È un paesaggio spettacolare, d’alta montagna, siamo sempre intorno ai 2000, 2200 metri e ogni giorno si passa da una valle all’altra. Si attraversano, quindi, valichi di montagna, passi stile nostre Alpi, fino a raggiungere la valle successiva dove ci sono questi paesini di allevatori, pastori.
Se dovessi descrivere gli ambienti più caratteristici di Albania, Kosovo e Montenegro con una sola parola, quale termine utilizzeresti per ciascun paese?
Usare un’unica parola sarebbe veramente difficile per descrivere ciascun paese, perché durante il cammino sia il paesaggio che la tradizione si intrecciano. Si parte da un posto, che è il Kosovo, e il pomeriggio si arriva in un altro dove si parla già un’altra lingua, ma tutto è permeato dalla stessa accoglienza e semplicità delle persone che abitano in montagna.
Quali sono le sensazioni che derivano dal fare un viaggio a piedi in una zona così remota del nostro continente?
Le sensazioni sono tantissime: è un impatto emotivo molto forte, sia col paesaggio ma anche con la popolazione. Sembra quasi di attraversare posti dove la gente vive davvero come duecento anni fa.
Come sono le strutture dove si pernotta? C’è anche il pernottamento presso una baita di pastori…
Le strutture sono tutte dignitose: sono dei rifugi, delle piccole guesthouse… pulite, bagno, docce con acqua calda. Si mangia benissimo. E poi c’è un pernottamento anche a Dober Dol, una valle a 1800 metri, dove si dorme dentro lo stazzo di un pastore. È un momento bellissimo: la sera insieme, la colazione, la valle che si risveglia piano piano, non c’è energia elettrica, spettacolare!
C’è la possibilità, durante il viaggio a piedi, di incontrare la popolazione locale?
L’incontro con la popolazione locale è molto forte, soprattutto nella seconda parte del viaggio. La guida locale è molto brava e svolge molto bene la funzione di interpretare e mettere in connessione il viaggiatore con la popolazione locale.
Conclude Fabrizio l’intervista lasciandosi scappare un’affermazione: “È davvero uno dei viaggi più belli che ho fatto e ci ho lasciato il cuore” 🙂