Il blog di VeM

In viaggio in Bretagna storica e Normandia
Le Mont-Saint-Michel. Foto di Carla Campana

Francia | In viaggio in Bretagna storica e Normandia

16 Agosto 2023

Pubblichiamo molto volentieri il racconto di una viaggiatrice che a fine luglio ha partecipato al tour nella Bretagna storica insieme a noi

Premetto che questo è stato il mio primo viaggio con ViaggieMiraggi. Eravamo un bel gruppo, ben assortito che si è subito ben amalgamato grazie a Viola, che con pazienza, entusiasmo e infinita disponibilità ci ha accompagnato in questa interessante esperienza.

Parigi è stata la nostra prima tappa e abbiamo alloggiato in un alberghetto a Montmartre, che io considero con la collina del Sacre Coeur uno dei luoghi più affascinanti della città. Come se non bastasse per cena ci viene proposto un locale a dir poco ‘fuori del comune’: La Recyclarie, una vecchia stazione ferroviaria dismessa nel 1934 che reinterpreta la ristorazione in un’ottica di economia circolare; quando si entra ci si dimentica della Torre Eiffel, degli Champs-Elysees e della Ville Lumière. I parigini che non hanno mai visto una gallina viva dal vero, e penso non siano pochi, dovrebbero entrarci almeno una volta: non credo che in centro a Parigi esistano altri pollai. Concludiamo la serata salendo alla collina del Sacre Coeur da cui si gode un panorama di luci da sogno e come per magia la città torna ad essere… Ville Lumière .

Ma se Parigi è pur sempre Parigi… il resto della Francia non è da meno. Il nostro viaggio prosegue in treno tra distese di prati e campagna verdeggiante raggiungendo la magnifica Nantes. Non voglio soffermarmi sulle bellezze artistiche e culturali della città che sono innumerevoli e più che apprezzabili ma piuttosto sull’aria. A Nantes, l’aria che si respira profuma di accoglienza, di calma, di vivibilità. Nantes è una città moderna a misura d’uomo e si percepisce chiaramente; negli anni ha cercato di riscattarsi da un passato che l’ha tristemente legata al commercio triangolare degli schiavi con dei progetti culturali interessanti.
Da non perdere il villaggio di pescatori che raggiungiamo in battello.

Dopo un paio di giorni il nostro viaggio prosegue per Rennes, cittadina della Bretagna che ci accoglie con la sua architettura caratteristica e che fa da campo base per le nostre uscite.
Da Rennes raggiungiamo Saint Malò, città murata nota come città corsara. Sarebbe stato magnifico poter fare il bagno nella piscina di mare alla spiaggia di Bon Secours ma Saint Malò ha deciso di stupirci con effetti speciali e non ci risparmia potenti raffiche di vento e onde maestose che, quando danno il meglio, ‘bussano alle finestre’ del terzo piano dei palazzi che danno sulla costa e che non hanno risparmiato nemmeno noi. La natura a Saint Malò si mostra in tutta la sua forza e il suo fascino ed è a malincuore che a tarda sera rientriamo al nostro hotel.

Il giorno successivo, sempre con i mezzi pubblici ci dirigiamo a visitare Mont Saint Michel, che decidiamo di raggiungere a piedi dalla stazione degli autobus senza utilizzare la navetta, nonostante il cielo non preannunci nulla di buono. E in effetti è sotto una pioggia scrosciante accompagnata da un vento che rende difficile il cammino che all’orizzonte ci appare maestoso, tra i cardi, “il castello fatato piantato in mezzo al mare” come lo definiva Victor Hugo.

A Mont Saint Michel la natura è generosa e dopo la visita all’abbazia e la passeggiata a piedi nudi sulla baia con immancabile esperienza delle sabbie mobili assistiamo a una delle più spettacolari maree d’Europa con l’arrivo de ‘le mascaret’ un raro fenomeno naturale visibile solo durante le grandi maree. Qui la natura ci lascia senza fiato, e quale migliore conclusione di un viaggio? A tarda sera raggiungiamo la stazione degli autobus sempre a piedi continuando a girarci per mantenere il più possibile lo sguardo su questo sperone di roccia dove natura e uomo hanno creato uno dei luoghi più suggestivi e incantevoli da visitare.

Il giorno successivo rientriamo a Parigi e ognuno, a malincuore, raggiunge il proprio aeroporto per il rientro in Italia.

 

Carla Campana