Il blog di VeM
Etiopia | Viaggio a piedi in Etiopia, la nostra prima casa
5 Gennaio 2018
Un articolo a cura di Fabrizio Teodori
Abbiamo chiesto a Fabrizio Teodori di raccontarci il viaggio a piedi in Etiopia e di trasmetterci le suggestioni del cammino sui passi dei nostri antenati
L’Etiopia, la nostra prima casa. Un mosaico di canyon e distese pianeggianti, la vastità dei suoi altopiani, le cascate e le valli boscose, la savana. Si cammina con lo stupore di meravigliarsi ad ogni angolo e la sensazione di lasciare le proprie impronte sugli stessi sentieri dove i nostri antenati, decine di migliaia di anni fa, hanno lasciato le loro, a piedi nudi.
Un viaggio d’incontro, con la parte primordiale di se stessi, per aprirsi all’accoglienza locale delle persone che ancora vivono queste terre, a testimonianza di come poco, volendo, sia cambiata l’esistenza umana nei secoli. Gli usi e le tradizioni mantenuti dalle comunità infatti un tempo accomunavano l’intero genere umano. Anuak, Mursi, Karo e tante altre abitano queste terre, conservando intatto il loro bagaglio culturale, oggi visibile nelle cerimonie e nei rituali, parte integrante della loro vita.
Il cammino del nord, nel Tigray, è gestito da un progetto di turismo comunitario che grazie alla creazione di itinerari e la gestione di rifugi di montagna, permette alle popolazioni di locali di crearsi una piccola economia dedita all’accoglienza, alla formazione di nuove guide o alla preparazione dei pasti.
Vi è così l’autentica esperienza di vissuto, oltre che di cooperazione, che trasforma il viaggiatore e il suo sguardo. La notte sotto il cielo di stelle, la semplicità di apprezzare le piccole cose, il sorriso della gente. Spostandosi a piedi poi tutto sembra sempre più bello.