Programma di viaggio in Toscana

1° giorno

SUL CRINALE: DAL PASSO DELLA CISA AL PASSO DEL VALORIA

I Passi della Cisa e del Valoria sono all’incrocio di diversi percorsi di viabilità: non solo la Via Francigena, ma anche il Sentiero Italia che percorre tutto il crinale dell’Appennino, dalla Liguria alla Calabria. Qui si incrociano i venti di mare con quelli dell’entroterra e nei giorni di cielo terso la vista spazia dalle Alpi alla Pianura Padana, dalle Apuane al Golfo dei Poeti.

Dettagli tecnici:
Lunghezza del percorso 7,5 km
Dislivello  +/- 250

In mattinata, incontro con la guida a Pontremoli e trasferimento in bus presso il Passo della Cisa e inizio del percorso a piedi: seguendo il sentiero 00 arriveremo al Passo del Valoria, dove negli ultimi anni una campagna di scavi archeologici ha permesso di riportare alla luce tracce di passaggio del periodo romano. Da sempre, infatti, l’uomo sceglie di transitare attraverso questi passi appenninici per viaggiare dalla Pianura Padana al mare e viceversa. Oggi, in questa parte di Appennino vivono animali di allevamento che pascolano allo stato brado, come cavalli e asini.

Rientro a piedi al Passo della Cisa.

N.B. In base alla provenienza degli studenti e alla stazione ferroviaria di arrivo, è possibile considerare anche il seguente itinerario:

DAL PASSO DEL LAGASTRELLO AL LAGO SQUINCIO

Dettagli tecnici:
Lunghezza del percorso 6 km
Dislivello +/- 100

Dall’antico Passo di Linari, posto direttamente sopra l’omonima e millenaria abbazia, percorreremo parte della Via di Linari o Strata Lizane, che collegava l’Emilia alla Toscana. All’interno della faggeta, su facile sentiero, raggiungeremo il lago Squincio, lago di origine glaciale utilizzato nel tempo per fornire energia elettrica alle vallate parmensi così come la diga di sbarramento del torrente Enza che dà origine al lago Paduli. L’escursione è molto suggestiva nel suo passaggio tra luci e ombre, laghi e faggi vetusti che ammantano le montagne del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano.

Pranzo al sacco lungo il percorso (non incluso, si consiglia di portarlo da casa).

Al termine dell’attività, partenza in bus alla volta dell’ostello situato nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano.

Sistemazione in ostello e cena.

Dopo la cena, attività “Le Stelle in Appennino”: nel silenzio e nel buio delle montagne in Appennino, un’osservazione guidata del cielo permetterà di identificare le costellazioni e i pianeti, imparando ad orientarsi e scoprendo le meraviglie del Cosmo anche ad occhio nudo.

Pernottamento.

2° giorno

LUNGO I TORRENTI: I MULINI DI VICO

La giornata è dedicata all’acqua: nella valle del Bagnone, la ricchezza di torrenti con cascate naturali che scendono in picchiata dalle sorgenti in altura colora tutta la valle del verde dei suoi rigogliosi prati e boschi. Saliremo alle capanne utilizzate dai pastori che spostavano le greggi per praticare la transumanza.

Dettagli tecnici:
Lunghezza del percorso 11 km (sulla base delle caratteristiche del gruppo e in accordo con le guide, è possibile ridimensionare l’itinerario)
Dislivello  +/- 200

Dopo la colazione, partenza a piedi alla volta di Vico, frazione del Comune di Bagnone. Qui il bosco è utilizzato per la coltivazione del castagno, antico “albero del pane” della tradizione lunigianese, fondamentale per il sostentamento della popolazione locale fino agli anni Sessanta del Novecento. Cammineremo tra le antiche contrade fino a raggiungere i torrenti Acquetta e Redivalle, con le sue cascate naturali. Lungo il torrente, furono costruiti mulini con macine in arenaria per macinare non solo il grano e il granturco, ma soprattutto le castagne dopo l’essicazione. Visiteremo un’azienda agricola che ancora pratica l’essicazione delle castagne e realizza la farina con un mulino con macine a pietra.

Rientro a piedi e cena all’ostello.

Dopo la cena, le fole intorno al fuoco: come una volta, siederemo intorno al braciere per ascoltare storie della tradizione popolare lunigianese.

Pernottamento.