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Lombardia | Weekend del Social Walking nella Val Trompia
4 Giugno 2019
Un articolo a cura di Gabriela Vallemani
Abbiamo rivolto a Claudia, referente del weekend del Social Walking nella Val Trompia, alcune domande per conoscere meglio questo territorio e la vita dei suoi abitanti, sia di quelli che decidono di restare nella valle, sia di quelli che tornano… Noi andiamo a conoscerli dal 23 al 25 agosto (scopri il viaggio >>)
Che cosa contraddistingue il territorio della Val Trompia rispetto ad altri luoghi? Perché scegliere di venire in Val Trompia?
Escursionismo, mobilità dolce, prodotti tipici, greenway e ciclabili, storia e cultura del territorio sono le peculiarità che i turisti possono trovare in Val Trompia. Un territorio che, attraverso una rete turistica sostenibile composta da operatori della ricettività, ristoranti, botteghe, aziende agricole e sistemi museali ha deciso di creare un’offerta turistica esperienziale. In Val Trompia è possibile incontrare il casaro che produce il famoso “Nostrano Val Trompia DOP”, immergersi nella Casa Contadina, museo che riproduce le vere tradizioni contadine del territorio montano, visitare un monumento d’archeologia industriale del 1400, il Forno Fusorio di Tavernole sul Mella, addentrarsi in miniera alla scoperta delle viscere della terra, degustare prodotti tipici nelle aziende agricole sparse su tutto il territorio, e muoversi comodamente tra sentieri e ciclabili a piedi o in bicicletta, grazie alla nuova green way delle Valli Resilienti, una serie di percorsi cicloturistici per tutti i gusti (MTB, slow e roadbike) che uniscono la città di Brescia alla Valle Trompia. L’ospitalità della Val Trompia è altresì caratterizzata da un’offerta attenta ai valori dell’inclusione sociale: in Val Trompia è possibile soggiornare in strutture attente e pronte all’accoglienza di turisti con diversi tipi di disabilità. Chi scegli di venire in Val Trompia sceglie un turismo esperienziale attento ai valori di inclusione sociale, alla salvaguardia dell’ambiente e alla valorizzazione dei prodotti locali.
Che cosa ha significato nel passato e che cosa significa oggi la Via del Ferro per gli abitanti di questo territorio?
La Valle Trompia e Brescia sono legate, fin dall’antichità, all’economia del ferro; l’attività siderurgica ha consentito un’importante presenza artigianale e industriale diffusa su tutto il territorio. È evidente come una grande attività lavorativa, una lunga e diffusa memoria e un grande patrimonio di archeologia industriale siano al centro dell’offerta de La Via del Ferro, l’itinerario che maggiormente caratterizza la proposta culturale e museale di questa zona della provincia. La Via del Ferro è un viaggio nel tempo e nello spazio, attraverso l’evoluzione delle attività siderurgiche e le testimonianze che questo passato ha lasciato nel territorio. Grazie al progetto Valli Resilienti il ferro, tuttavia, non è più solo un materiale da lavorare e utile ai fini produttivi, ma rappresenta la forza di questi territori e la loro capacità di adattarsi ai cambiamenti. La resilienza è infatti in primis una proprietà meccanica: è la capacità di un materiale di resistere a forze dinamiche, ovvero ad urti, fino a rottura, assorbendo energia con deformazioni elastiche e plastiche. Proprio come le Valli Trompia e Sabbia resistono allo spopolamento, al digital divide, ai cambiamenti climatici e all’invecchiamento della popolazione, innovando, sperimentando e condividendo.
FORGIA IL FERRO MODELLA IL PENSIERO.
Perché avete scelto di dedicare le vostre energie a questo territorio?
Scegliere di dedicare energie al territorio della Val Trompia significa scegliere di restare. Restare in Val Trompia significa credere nei valori della tradizione montana fatta di lavori umili, di pragmatismo, di cura e valorizzazione del territorio. Un territorio ricco di piccole aziende agricole impegnate in coltivazioni montane (ad esempio piccoli frutti, mele etc.) e prodotti della tradizione casearia come il formaggio Nostrano Valtrompia DOP. Sostenere chi come noi ha deciso di restare è l’obiettivo del nostro lavoro e del nostro impegno quotidiano.
Quali sono le attività che portate avanti qui e quale fra tutte è il vostro punto di forza?
L’attività principale del nostro lavoro è quella legata all’empowerment del territorio. Lo facciamo ricercando fonti di finanziamento che possano sia sostenere lo sviluppo delle attività del nostro territorio (in campo agricolo, ambientale e turistico) ma al contempo introdurre forme innovative di gestione del territorio come reti d’imprese agricole o iniziative di economia circolare. Un gruppo di lavoro interdisciplinare, punto di forza nel rapporto con i produttori, le aziende agricole, le strutture ricettive in grado di comprenderne le esigenze e supportare lo sviluppo di iniziative attraverso incontri, networking, documentazione e materiale di aggiornamento.
Immaginiamo che scegliere di restare o tornare in un luogo per dare nuova linfa e una nuova esistenza a un territorio, restituisca in cambio una grande ricchezza interiore. È davvero così? Ce ne potete parlare?
Decidere di restare, e ancor più di tornare, in un territorio come la Valle Trompia non è decisione semplice soprattutto per un giovane under 30 abituato vivere in una grande città. Spesso risulta molto più semplice abbandonarsi al nuovo e all’ignoto, soprattutto se stimolante e al passo con i tempi, che tornare o restare in un luogo dove ancora si respira tradizione, troppo spesso confusa con arretratezza.
Chi decide quindi di restare lo fa perché crede con convinzione: che innovare la tradizione non sia solo un ossimoro, che una rinascita per le aree interne sia possibile, che un futuro per la montagna italiana non sia solo in salita, che i lavori 4.0 siano attuabili anche qui, tra il verde delle montagne, e non solo nelle grandi città.
Il progetto Valli Resilienti, grazie ad un ampio coinvolgimento delle fasce giovani della popolazione, sta aiutando le nuove generazioni ad immaginare un futuro in Valle Trompia non solo come l’unica scelta possibile ma come la miglior scelta attuabile.
Il social walking nella Val Trompia è uno degli 8 “Weekend del Social Walking” (Scopri di più>>)
I weekend raggiungono anche le “valli resilienti” di AttivAree (Val Sabbia e Val Tompia), Programma intersettoriale di Fondazione Cariplo che mira a riattivare le aree marginali del territorio di riferimento della fondazione e ad aumentarne la forza attrattiva nei confronti dei residenti, di potenziali investitori e dei poli urbani di riferimento, facendo leva sulle risorse delle comunità.
I weekend del Social Walking anticiperanno alcuni dei temi di “Camminare. Il Festival del Social Walking” (Milano, 5 e 6 ottobre 2019), la III edizione del primo festival milanese dedicato al viaggio lento e condiviso, organizzato da ViaggieMiraggi, in collaborazione con Altreconomia, media partner Radio Popolare (informazioni: rete@viaggiemiraggi.org).